1) Le aziende italiane che decidono di lavorare in Marocco quali agevolazione possono ottenere?
Nell’ultimo decennio, sotto la guida del Re Mohammed VI, il Governo marocchino ha messo in campo tutta una serie di incentivi per attrarre investitori stranieri. Le agevolazioni dipendono dalle Regioni dove viene impiantata l’impresa, dal tipo di impresa (export, agricoltura, energie rinnovabili ecc) dalla quantità e tipologia di posti di lavoro creati. A grandi linee si possono raggruppare in:
a.Incentivi fiscali: 0% imposte sugli utili d’imprese per i primi 5 anni di attività (e riduzione del 50% nei 10/15 anni seguenti) per le imprese che fanno export, agricoltura o impiantate in particolari aree svantaggiate
b.Tutela per gli investitori stranieri: possibilità di aprire società senza soci locali, e diritto di rimpatrio del 100% delle somme investite e di tutti gli utili d’impresa (con un semplice bonifico con autorizzazione dell’Ufficio di Cambio)
c.Accordo di non doppia imposizione tra Marocco ed Italia: gli imprenditori italiani non sono obbligati a pagare imposte in Italia sugli utili ottenuti in Marocco.
d.Contributi a fondo perduto dal 15% all’85% a seconda delle attività e zona di installazione.
e.Possibilità di esportare in tutti i paesi africani, medio oriente, e stati uniti senza dazi doganali, in virtù di accordi bilaterali siglati dal governo marocchino.
2)Quali sono i requisiti che devono avere?
Devono essere delle società che portano un valore aggiunto sul mercato marocchino in termini di innovazione tecnologica e organizzazione produttiva. Il marocco è un’ottima occasione per rinforzare la competitività dell’azienda italiana: il concetto di internazionalizzazione, ovvero apertura di sedi operative all’estero della società italiana che rimangono in stretto contatto con la società madre, offre la possibilità di aumentare la competitività di tutta l’impresa, anche in patria. Ad esempio già solo la delocalizzazione in marocco di dipartimenti ad alto valore aggiunto consente un risparmio fiscale che aumenta la competitività sul mercato internazionale di tutta l’impresa. Inoltre al contrario di quanto accade in italia, le Banche marocchine offrono linee di credito per lo sviluppo d’impresa che consentono alle aziende di poter godere di un supporto finanziario importante (soprattutto per le società che producono e di import-export)
3)Quali sono i principali benefici che possono ottenere?
Da anni in Italia si parla di riforme strutturali, in termini di snellimento della burocrazia e del carico impositivo che possano permettere alle imprese di restare competitive sul mercato internazionale: in Marocco sono già operative e a disposizione anche delle imprese straniere, che inoltre godono di corsie preferenziali ed agevolazione esclusive.inoltre l’accordo di non doppia imposizione consente all’imprenditore di modulare agevolmente il carico impositivo senza essere costretto a ricorrere ad espedienti contabili di “elusione fiscale” in patria.
4)Ad oggi qual è il numero delle aziende italiane che hanno aderito al progetto ITALIAFIERE, e quante sono già operative sul territorio?
In realtà la società CESCOITALIA opera in Marocco da circa 10 anni, durante i quali ha offerto consulenza a numerose società marocchine e straniere. il progetto ITALIAFIERE è il frutto di questi anni di esperienze sul mercato, ed hanno già aderito una trentina di imprenditori di cui una buona parte sono già operativi.
5)Qual è la provenienza delle aziende che hanno aderito e aderiscono al progetto?
Da tutta Italia: in particolare Piemonte, Veneto, Trentino, Sicilia, Calabria,Lazio
6)In quali settori sono impegnate queste aziende? Solo automobili? E l’indotto? In tutti i settori dal commercio all’industria, ai servizi. In particolare per la componentistica auto e forniture per l’industria aero-spaziale esiste l’occasione di diventare fornitori renault/bombardier (e delle altre aziende che si stanno installando nella zona franca a partire da Hyundai, Volkswagen e altre grandi società indiane). Le aziende possono decidere di mantenere la propria produzione in Italia oppure delocalizzare una parte di produzione in prossimità o dentro la zona franca di tangeri (con enorme riduzione dei costi di trasporto e vantaggi fiscali!): attualmente solo il 10% dei componenti sono prodotti in marocco.Inoltre bisogna tener conto che il mercato marocchino rappresenta solo una piccola porzione del mercato africano, in rapida espansione, ma soprattutto con un potere di acquisto superiore a quello attuale dei mercati occidentali, ed il marocco rappresenta “la porta” dell’africa e del medio oriente! Tutte le più importanti società di import export del mondo utilizzano la piattaforma del porto di Tanger Med per poter movimentare le proprie merci da e per il mondo intero. Gli enormi investimenti delle compagnie cinesi su questi mercati fanno capire con che ritardo le economie europee di sono accorte dell’esistenza di un mercato africano a pochi passi! Grazie ad ITALIAFIERE le imprese possono annullare il gap ed essere competitive da subito sui principali mercati africani.
7)Anche le imprese estere possono essere coinvolte nel progetto? ITALIAFIERE è per tutti, imprese marocchine, e straniere (comprese cinesi, africane ecc. in particolare già numerose società africane (Gabon, Niger, Senegal, Costa d’Avorio, Burkina, Guinea ecc) stanno aderendo al progetto, perché rappresenta un’ottima opportunità per entrare in relazione d’affari con partner e fornitori occidentali, di beni e servizi che nei loro paesi sono molto richiesti. In questo senso si può dire che il Marocco, ed in particolare ITALIAFIERE si sta trasformando nella piattaforma d’affari tra Europa e Africa.
8)Quali sono i tempi tecnici per l’avvio dell’attività in Marocco? Due ore per la creazione della società, in 4-5 giorni per l’iscrizione camerale e apertura conti bancari operativi.
9)Quanto dura il contratto per l’azienda? ITALIAFIERE è intanto una struttura fieristica permanente dove le aziende, con la semplice iscrizione (durata annuale) beneficiano di incontri d’affari organizzati su misura dai consulenti ITALIAFIERE negli spazi comuni come sale riunioni ed uffici, se ritengono opportuno affittano il proprio spazio espositivo, o l’ufficio privato anche solo per un mese. Se richiedono servizi aggiuntivi come consulenze di mercato, organizzazione rete commerciale o quant’altro la durata del contratto varia in funzione del piano di sviluppo previsto. Ciò che sta attraendo molte imprese è in ogni caso il fatto che i costi complessivi per tutto l’anno sono pari e spesso inferiori a quelli che ogni azienda sostiene per una comune fiera di 4 giorni! Per questa ragione l’adesione delle Imprese e sommessa all’approvazione di ITALIAFIERE, in modo da poter selezionare un minimo e dare più qualità al progetto. Per ITALIAFIERE è infatti importante il successo dell’azienda aderente, prima ancora che la sua semplice iscrizione.
10 Sul posto, le aziende sono seguite nell’avvio dei lavori e durante tutto il percorso di attività? l’imprenditore straniero che arriva in marocco senza accompagnamento è spesso vittima di strutture commerciali e partner locali che promettono facili affari: normalmente a seguito di fiere e/o viaggi spot l’imprenditore si trova ad aver pagato costi e spese senza aver ottenuto niente in cambio, e quando riesce a firmare qualche contratto trova enormi problemi per la sua corretta esecuzione sul mercato marocchino.La piattaforma d’affari ITALIAFIERE offre all’imprenditore tutta una gamma di servizi che gli permette di formulare facilmente la migliore strategia d’”attacco” del mercato, senza essere costretto a prendere rischi economici e professionali.
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mouna arjouni (martedì, 25 novembre 2014 23:09)
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